Rfid in pillole

La sigla RFID (Radio Frequency IDentification) si riferisce ai dispositivi che leggono le informazioni identificative di un determinato prodotto registrate su supporti informatici, senza far ricorso, come con i codici a barre, al contatto fisico tra lettore e dispositivo contenete l´informazione, ma agiscono attraverso le onde radio che trasmettono le informazioni ad una banca dati per la relativa gestione.

I Chip RFID operanti sulle bande di frequenza cosiddette UHF, liberalizzati in Italia con il Decreto del Ministero delle Comunicazioni, introducono un notevole cambiamento anche rispetto ad analoghe applicazioni finora in uso (per esempio il Telepass). La caratteristica particolare di questi dispositivi consiste nel fatto che essi utilizzano delle TAG (etichette elettroniche) passive, vale a dire senza bisogno di alimentazione a batteria, per cui sono estremamente leggere, di basso costo e facilmente leggibili ed aggiornabili.

Grazie alla tecnologia RFID i cittadini italiani potranno beneficiare di nuovi vantaggiosi servizi sotto il profilo della sicurezza come ad ad esempio la tracciabilità degli alimenti, servizi per la salute, lotta alla contraffazione dei medicinali , della comodità (ad esempio, attese ridotte alle casse dei supermercati, gestione più accurata e affidabile dei bagagli presso gli aeroporti, pagamenti automatizzati) e dell’accessibilità nel settore della sanità, la RFID è potenzialmente in grado di innalzare il livello di qualità delle cure e di sicurezza dei pazienti e di migliorare il rispetto delle prescrizioni terapeutiche.

Per quanto riguarda i trasporti, ad esempio, si prevede che contribuirà a migliorarne l’efficienza e la sicurezza e che permetterà di offrire nuovi servizi di qualità per la mobilità delle persone e delle merci. Nel commercio al dettaglio la RFID potrebbe contribuire a limitare l’azzeramento delle scorte, la consistenza del magazzino e i furti. In numerosi settori d’attività, come l’industria farmaceutica, i dispositivi medici, l’intrattenimento, l’elettronica di consumo, i prodotti di lusso, i pezzi di ricambio per auto o il commercio al dettaglio, dove circola una percentuale significativa di prodotti di scarsa qualità in quanto contraffatti, il ricorso alla RFID potrebbe permettere di ritirare più efficacemente questi prodotti dal mercato e di impedire che le merci illecite entrino nella catena di distribuzione o di individuare il punto in cui sono riuscite ad accedervi. L’utilizzo delle etichette RFID dovrebbe inoltre permettere di migliorare lo smistamento e il riciclaggio dei pezzi di ricambio e dei materiali che compongono i prodotti, con conseguenze positive per la protezione dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile.

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