L’etichettatura è particolarmente utilizzata nel settore siderurgico con notevoli problematiche come: superfici oleose con difficoltà di incollaggio, sfregamento dei prodotti con conseguente distruzione dell’etichetta, superfici arrugginite. Le soluzioni individuate sono molteplici e dipendono dal prodotto su cui applicare l’etichetta.
Coils di lamiera, fasci di tubi, fasci di fil di ferro: L’identificazione può essere fatta sia con etichette autoadesive, che con cartellini plastici non adesivi inseriti nella reggetta.
I cartellini vengono realizzati in Pvc, PET o PE con spessore minimo di 130 my ad un max di 300 my.
Sono resistenti allo strappo, ma ciò è in funzione del sistema di fissaggio (gancio, reggetta, fil di ferro).
Sono resistenti agli U.V. E alle intemperie.
Sono resistenti agli acidi.
Le etichette adesive vengono usate quando l’identificazione avviene in un momento successivo alla reggiatura. Il materiale, oltre ai requisiti descritti precedentemente deve anche superare i problemi di superfici unte, umide, bagnate, irregolari e sporche, quindi l’adesivo deve essere molto aggressivo e tenace.
Le stampanti utilizzate sono normalmente quelle appartenenti alla fascia dei modelli industriali e si differenziano per la robustezza e la dimensione dell’etichetta che deve essere stampata:
- B-EX4T per etichette larghe fino a mm. 105 di stampa utile
- B-EX6T per etichette larghe fino a mm. 170 di stampa utile
- B-SX8T per etichette larghe fino a mm. 220 di stampa utile